di Petra Fasoli Normativa DSA
La legge di riferimento per i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) è la legge n. 170 dell’8 Ottobre 2010, che riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia tra i disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). Tale legge include la definizione dei diversi DSA, e assegna al sistema nazionale d’istruzione il compito di individuare le modalità didattiche e di valutazione più adatte a favorire il successo formativo degli studenti con DSA. Il Decreto Ministeriale N. 5669 del 12 Luglio 2011 definisce le linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento. In tale decreto sono indicati i contenuti minimi e i tempi massimi di definizione del piano didattico personalizzato (PDP), ovvero il documento di programmazione nel quale la scuola definisce gli interventi previsti nei confronti di alunni con particolari esigenze didattiche non riconducibili alla disabilità. Il documento di programmazione personalizzato è obbligatorio per studenti con DSA, viene predisposto dal consiglio di classe (ed elaborato coinvolgendo lo studente, la famiglia e, in maniera facoltativa, lo psicologo) nelle forme ritenute più idonee e nei tempi che non superino il primo trimestre scolastico, articolato sulla base delle discipline coinvolte nel disturbo. Il piano didattico personalizzato contiene: dati anagrafici, tipo di disturbo, attività didattiche individualizzate e personalizzate, strumenti compensativi e misure dispensative, forme di verifica e valutazione. Per quanto riguarda gli strumenti compensativi, questi hanno l’obiettivo di compensare le difficoltà funzionali dello studente, promuovendone le competenze e l’autonomia. Alcuni strumenti compensativi noti sono: la sintesi vocale, il registratore, la calcolatrice, ma anche materiali in formato accessibile (ad esempio mappe concettuali, schemi). Le misure dispensative consentono di essere esonerati dallo svolgimento di alcune attività, ad esempio leggere ad alta voce in classe, leggere testi troppo lunghi. Rientrano tra questi interventi anche la suddivisione delle prove in test parziali, la riduzione la lunghezza di una prova, tempi di verifica più lunghi. Tuttavia, tali misure non consentono di promuovere l’autonomia dello studente. Esempi pratici e raccomandazioni Tra gli strumenti compensativi pensati per studenti con dislessia, troviamo l’utilizzo di font accessibili quali Arial, Comic Sans, Calibri. Si raccomanda di evitare l’utilizzo del corsivo e della sottolineatura e di preferire caratteri in grassetto oppure colorati. Inoltre, è importante prevedere un’adeguata spaziatura e caratteri di dimensione minima 12. Esistono font progettati appositamente per alunni con dislessia, quali Dyslexie font,Easy Reading, OpenDyslexic, Bianconero. Nonostante vengano spesso dimenticati e raramente menzionati, degli interventi riabilitativi sono possibili ed auspicabili. Tali interventi prevedono un trattamento personalizzato e mirano a sostenere lo studente nello sviluppo in autonomia di abilità e capacità. Fonti Vender, Maria. Dispense di Methods of Language Teaching (nel corso di Language Learning), Università degli Studi di Verona, a.a. 2020/2021 Miur: https://www.miur.gov.it/dsa
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